Dal 1 gennaio 2020 Gemos ha incorporato a tutti gli effetti la società emiliana Avendo, con i suoi 191 dipendenti dislocati su 40 unità produttive, mettendo a sistema a una significativa riorganizzazione interna.
La cooperativa, secondo la sua presidente Mirella Paglierani, sta rispondendo bene al nuovo assetto:
“Siamo molto soddisfatti dell’intera operazione, che si è svolta in maniera sinergica e incrementale. L’aumento delle unità produttive, che ora sono più di 170, ha comportato una crescita del lavoro in ogni reparto, permettendoci di assumere tutti i lavoratori Avendo senza lasciare a casa nessuno. La società emiliana si occupava di ristorazione in scuole, enti, aziende e strutture socio-sanitarie: tutti settori in cui Gemos è già attiva da tempo, pertanto l’integrazione è stata ottimale anche sotto questo punto di vista”.
Le motivazioni della fusione
Il processo di acquisizione è stato graduale, è cominciato con alcune quote nel 2017. Con il completamento di questo percorso, Gemos acquisisce quote di mercato in una nuova zona d’interesse (le province di Bologna, Parma e Modena) e consolida la presenza nelle Marche e nel riminese. Anche i numeri testimoniano una crescita interessante: il fatturato consolidato 2019 tocca quota 63 milioni di euro, con 11 milioni e 900mila pasti prodotti. Il previsionale 2020 segnala un ulteriore sviluppo: 67 milioni di fatturato e 12 milioni e 600mila pasti.
La presidente Paglierani ha già ben chiari i prossimi passi:
“Ci impegneremo per trasmettere ai nuovi assunti cosa significa far parte di una cooperativa, che differenza c’è tra un socio e un lavoratore in termini di diritti, doveri e vantaggi. Abbiamo già fissato alcuni incontri zonali sui territori, con l’obiettivo di raccontare la cooperazione e allargare la base sociale. Per Gemos il modello cooperativo è fondante, ci differenzia e ci rende più forti a livello competitivo e sociale”.
Le aspettative per il 2020
Questo sarà un importante anno di transizione per Gemos.
“Prenderemo confidenza con il nuovo assetto – conclude la presidente – e metteremo a sistema nuove risorse, tra cui il nostro primo bilancio di sostenibilità. Intendiamo accrescere la consapevolezza di ciò che facciamo sotto ogni aspetto, per continuare a crescere. A questo proposito, investiremo anche nella costruzione di un nuovo centro di cottura nel bolognese, da completare entro l’ultimo trimestre dell’anno”.
La nuova struttura si affiancherà alle unità produttive appena acquisite, che già lavorano a pieno regime per soddisfare le crescenti richieste del territorio.