14.04.2020

Gemos fa la sua parte, al servizio di chi non può fermarsi

L’emergenza dovuta al diffondersi del coronavirus ha colpito tutti i settori della nostra società, compreso quello in cui opera Gemos, ovvero la ristorazione, che ha subito rallentamenti importanti sin dalle battute iniziali dell’epidemia.

Il primo grande impatto per Gemos è arrivato con la chiusura delle scuole e la conseguente interruzione della refezione scolastica – racconta la presidente Mirella Paglierani -. Poi c’è stata la chiusura dei locali pubblici, come il Bistrò Rossini. La ristorazione aziendale è rimasta aperta qualche giorno in più, nel rispetto delle norme sanitarie. Poi la stretta è giustamente cresciuta e anche adesso stiamo organizzando il lavoro giorno per giorno, a supporto di quelle attività essenziali che non chiudono”.

Restano dunque operativi i servizi di mensa per ospedali e case di riposo, oltre che per le imprese dell’agroalimentare: Gemos fa la sua parte, al servizio di chi non può fermarsi.

“Vogliamo dare il nostro contributo in questa situazione straordinaria – continua la presidente -, da cui si uscirà solo con senso di responsabilità e rispetto delle norme. I nostri lavoratori hanno i presidi di protezione, la sede si è riorganizzata con turni ridotti e telelavoro. Quando l’allarme sarà rientrato, tireremo le somme e vedremo come procedere, ora il primo pensiero è la tutela della salute. In Gemos abbiamo già affrontato tante difficoltà: qui le persone si impegnano, resistono, in attesa che tutto migliori. Gemos ha le spalle forti”.

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